Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di vini PIWI, ma cosa significa davvero questo termine e perché sta conquistando enologi, viticoltori e consumatori attenti alla sostenibilità?
Che cos’è il Metodo PIWI?
Il termine PIWI deriva dal tedesco Pilzwiderstandsfähig, che significa letteralmente “resistente ai funghi”.
Si tratta di vitigni ottenuti in modo naturale attraverso incroci tra varietà di vite già esistenti, scelti per le loro differenti capacità di resistere alle malattie.
In pratica, si prende ad esempio un vitigno di Merlot resistente a una determinata malattia e lo si incrocia con un altro vitigno che possiede resistenza a un’altra. Il risultato è una nuova pianta più forte e autonoma, capace di difendersi naturalmente senza ricorrere a continui trattamenti chimici.

Un Metodo Naturale, non Biologico
È importante chiarire un punto: PIWI non significa vino biologico.
La differenza è sostanziale.
Nei vitigni PIWI, la resistenza alle malattie è interna alla pianta stessa, quindi non serve trattarla continuamente con fitofarmaci o prodotti di sintesi.
Nel vino biologico, invece, il disciplinare vieta o limita l’uso di sostanze chimiche, ma la vite può comunque ammalarsi e richiedere interventi esterni.
Con il metodo PIWI, invece, l’approccio è preventivo: si lavora sulla genetica naturale della vite per renderla più sana, robusta e longeva.
Origine dei Vitigni PIWI
I vitigni PIWI sono nati in Germania, dove la ricerca vitivinicola ha una lunga tradizione di sperimentazione.
I primi incroci risalgono ai vitigni aromatici come Gewürztraminer e Riesling, da cui derivano molti dei cloni iniziali.
L’obiettivo era creare piante resistenti alle principali malattie fungine (come peronospora e oidio) ma capaci di mantenere la qualità e il profilo aromatico dei grandi vini europei.
Perché i PIWI sono il Futuro della Pianura
Uno dei grandi vantaggi dei vitigni PIWI è la loro adattabilità a territori pianeggianti, dove tradizionalmente si ricorre a numerosi trattamenti per difendere le piante.
Grazie alla loro resistenza naturale, i PIWI riducendo drasticamente l’uso di prodotti chimici, permettono una viticoltura più pulita e sostenibile anche in zone dove la pressione delle malattie è alta.
Questo li rende ideali per un’agricoltura moderna, rispettosa dell’ambiente e delle persone che ci lavorano.
Un Passo Verso la Viticoltura del Futuro
I vini PIWI rappresentano un punto d’incontro tra natura e innovazione.
Sono il risultato di decenni di ricerca, ma si basano su un processo completamente naturale di incrocio e selezione, senza manipolazioni genetiche.
Il loro impatto sulla sostenibilità è enorme: meno trattamenti, meno inquinamento, maggiore equilibrio tra pianta e ambiente.
Non sono “biologici” nel senso normativo del termine, ma sono profondamente naturali nel modo in cui nascono e crescono.
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